Arriva in Italia l'ultima fatica di Terry Brooks: I Figli di Armageddon

 

Cari Lettori,

Ho affermato svariate volte negli ultimi mesi che speravo di poter parlare un po' del primo libro della mia nuova saga e così ho pensato che fosse arrivato il momento. Molti di voi conoscono già il titolo, ARMAGEDDON'S CHILDREN, e sanno che il libro sarà pubblicato alla fine di agosto. E' il primo libro della trilogia, l'inizio di questa nuova saga, che, secondo le mie previsioni, conterà dai sei ai nove libri. Come per la saga di SHANNARA, i libri saranno divisi in gruppi e ambientati in differenti periodi nell'arco di centinaia di anni. Non so se lavorerò immediatamente sull'intera saga, ma sicuramente scriverò ogni gruppo senza interruzioni perché voi non dobbiate aspettare più di un anno tra un libro e il successivo.

Di cosa tratta questa nuova saga? E' una risposta alle continue richieste dei lettori di SHANNARA in merito a "qualcosa" sulle Grandi Guerre, le guerre di potere che hanno distrutto il Vecchio Mondo della scienza e che hanno aperto la strada al ritorno della magia come principale elemento catalizzatore per un cambiamento nel Nuovo Mondo delle Quattro Terre. Per anni ho manifestato l'intenzione di volermi proiettare nel futuro, di non guardare al passato.

I FIGLI DI ARMAGEDDON non è una storia sull'impronta di SHANNARA e non è neanche il seguito immediato della saga IL VERBO E IL VUOTO (che iniziava con IL DEMONE), sebbene il lettore vigile ne troverà dei riferimenti. Questa nuova saga attinge da entrambe le precedenti per creare un'esperienza di lettura completamente nuova. Ho voluto esplorare le conseguenze di una catastrofe che richiede al mondo e alle sue genti la ricostruzione di una nuova civiltà dalle ceneri di quella precedente.

Ciò che penso vi piacerà di questo primo libro (e, spero, dell'intera saga) è il punto su cui esso vuole focalizzarsi: non ho voluto dedicare troppa attenzione agli aspetti sconvolgenti della distruzione dell'intero mondo, ma concentrarmi sull'impatto che tale distruzione ha avuto su molti piccoli gruppi e su pochi individui, su come essi hanno lottato per sopravvivere nonostante le terribili avversità. Ho analizzato come essi trovino modi diversi per fare la differenza in un mondo in rapido cambiamento e come, in casi di necessità, siano solidali tra loro per una causa comune.

Non è da sottovalutare la sfida di scrivere una nuova serie di questa portata e spero di esserne all'altezza.

Sono certo che me lo comunicherete, come sempre. Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensiate.

I miei più cari saluti.

«Tratto da www.terrybrooks.net - Trad. Valentina Bono»