22 aprile 2009

Un paese solidale? No, un paese guerrafondaio

I media (giornali, tv, etc.), quasi tutti, sono pieni unicamente delle discussioni intorno alla crisi economica che c'è o non c'è (a seconda della parte politica che ne parla), del terremoto dell'Aquila che richiederebbe tanti investimenti in termini di risorse che ci sono (secondo berluskaiser) o non ci sono o vengono sprecate, ad esempio nel non fare l'election-day secondo il PD... Ci si agita tanto per risparmiare qualche milione di euro per far votare un referendum che peggiorerà la già pessima legge elettorale ma nessuno, nè da parte della maggioranza nè da parte della (presunta) opposizione e nemmeno da parte delle forze extra-parlamentari, dice una parola contro l'acquisto miliardario di aerei da guerra.
Perchè non ne parli la destra del progetto JSF è comprensibile: sono guerrafondai da sempre e a loro non sarà parso vero poter concludere questo mega-affare che dota (doterà) l'Italia di un potentissimo strumento di morte. E' anche comprensibile perchè non ne parli il PD: fu il governo di centro-sinistra a voler far entrare l'Italia nel progetto del nuovo cacciabombardiere, e quindi l'imbarazzo sarà notevole.
Meno comprensibile è capire perchè non denunci questo ennesimo scandalo italiano la Sinistra (tranne le solite rarissime voci).
Se queste nefandezze non vengono denunciate neppure ora che non ci sono più vincoli di governo, cosa dobbiamo pensare? Che la Costituzione Italiana che ripudia la guerra è diventata obsoleta anche per i politici di Sinistra? Che la figata di avere 10 nuovi aerei è più importante che poter destinare risorse essenziali a porzioni di società sempre più in difficoltà?
Oggi Resistere è sempre più difficile...

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